Ex Istituto Sieroterapico

Ex Istituto Sieroterapico

MILANO, ITALIA | 2006 - 2010

L’intervento costituisce lo sviluppo architettonico del piano particolareggiato relativo alle aree dell’ex istituto Sieroterapico compreso tra via Segantini, p.zza Belfanti e viale Liguria in Comune di Milano.
Il progetto comprende la realizzazione di: cinque edifici destinati prevalentemente a residenza e la costruzione di un parco pubblico. L’area ha una dimensione complessiva di circa 114.800 mq e la sua nuova volumetria prevista è di 75.000mc. L’area compresa nel Piano è originariamente composta da aree ed edifici eterogenei funzionalmente connessi all’attività svolta dall’Istituto Sieroterapico sino alla fine degli anni ’80; per tutti questi edifici, ad esclusione del solo nucleo rurale della cascina Argelati, ormai abbandonati e fatiscenti, si è ottenuta un’autorizzazione paesistica per la loro demolizione.

Localizzazione

MILANO, ITALIA

Stato

REALIZZATO

Anno

2006 - 2010

Cliente

NAVIGLI S.R.L.

Categoria

Progettazione architettonica definitiva, esecutiva e direzione lavori artistica

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La peculiare forma triangolare dell’area e la sua posizione interclusa ed esclusa dai processi di urbanizzazione, hanno costituito e determinato, da un lato un’importante occasione di riqualificazione e di collegamento tra la periferia e la città storica e, dall’altro, un impianto planivolumetrico capace di rifondare l’unione con il tessuto edilizio esistente.
Il concept progettuale ha infatti come obiettivo quello di raggiungere la permeabilità degli ambienti nella ricerca costante di relazioni tra luoghi edificati e spazi aperti, luoghi privati e spazi pubblici.
Pertanto il progetto assume come intenzione generale la riapertura verso la città di una preziosissima area ricca di qualità.

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Tra i principi compositivi del progetto particolare attenzione assume l’organizzazione degli interventi attraverso una riorganizzazione per fasce parallele, disposte sull’asse longitudinale est-ovest dell’area, parallelamente all’andamento di via Segantini. Ad ognuna di queste fasce viene attribuita una funzione e un significato specifico, così che la lettura longitudinale complessiva supporti il passaggio graduale da una situazione di “pieno” ad una di “vuoto”, ovvero dalla città e dal contesto esistente al cuore del parco.
La lettura e la percezione del paesaggio, nel senso opposto, sull’asse sud-nord, consente di riconoscere la costante relazione e la mescolanza di usi tra le diverse funzioni e attività attribuite ai luoghi.

L’impostazione del planivolumetrico, coerentemente con il disegno del parco, diventa un’estensione nell’interpretazione progettuale di questo spazio. In particolare, si possono distinguere due fasce tra loro parallele; la “fascia di bordo” adiacente alla via Segantini è la linea di contatto fisico tra città e nuovo intervento: contiene i parcheggi pubblici nel verde, un importante percorso pedonale protetto dagli alberi di tiglio, in parte esistenti e di particolare pregio, gli ingressi pedonali al parco, ai nuovi edifici a corte residenziali e ai parcheggi interrati di pertinenza.

Nella “fascia del costruito” trovano collocazione sia i manufatti di nuova costruzione sia la cascina Argelati, creando un’alternanza di usi tra gli spazi pubblici e privati.

Gli edifici a corte: quattro edifici a corte aperta verso il parco. Di quattro piani fuori terra, questi edifici offrono un impatto visivo molto ridotto, ulteriormente mitigato dalla vegetazione e dall’arretramento rispetto alla via Segantini; presentano un fronte regolare e omogeneo attraverso l’uso di materiali e ritmo delle facciate. I lati interni presentano ampie aperture verso il parco.

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